stress e dolore… c’è una correlazione?

stress e dolore… c’è una correlazione?

Per sopravvivere ad eventi avversi l’organismo attua la reazione di stress con il rilascio di alcuni ormoni e neurotrasmettitori, nello specifico: noradrenalina, adrenalina e cortisolo. Queste molecole permettono di avere le energie necessarie per sopravvivere e influenzano l’assetto e l’attività dei singoli tessuti. Autorevoli ricerche in campo scientifico distinguono due adattamenti:

  1. Locale: coincide con la risposta adattativa tissutale e metabolica locale capace di determinare un’alterazione funzionale della zona coinvolta. Praticamente sono tutte quelle distorsioni o perdita di funzionalità che si riscontrano alla valutazione posturale e funzionale.
  2. Generale: è caratterizzato da risposte sistemiche che toccano tutti gli organi, compresi sistema endocrino, immunitario ed encefalo.

Entrambi gli adattamenti coinvolgono il Sistema miofasciale che è formato dal tessuto muscolare e dalla fascia, tessuto connettivo che avvolge tutto l’organismo, esternamente ed internamente, come fosse un collant che avvolge tutto il corpo e mette in correlazione parti anche distanti tra di loro. Si suddivide in:

  • fascia pannicolare (adipe sottocutaneo)
  • fascia assiale (muscoli del tronco e arti)
  • fascia viscerale (organi interni)
  • fascia meningeale (meningi)

Funzione del sistema miofasciale è sostenere l’organismo permettendogli di adattarsi agli stimoli meccanici ambientali, tenuto conto che il tessuto connettivo è l’ambiente extracellulare in cui le cellule vivono, da cui traggono nutrienti e in cui riversano gli scarti, oltre ad essere il campo di azione del sistema immunitario e dell’infiammazione. Proprio per questi motivi, il sistema miofasciale permette di combinare gli aspetti meccanici e quelli chimico-biologici dell’organismo.

Scopriamo ora l’azione specifica dei neurotrasmettitori e degli ormoni durante la reazione di stress che va distinta in due fasi, acuta e cronica:

  • Acuta: in questa fase grazie all’azione del cortisolo si attivano tutti quei meccanismi fisiologici che ti permettono di uscire in maniera fluida e brillante da un momento che percepisci come stressante. In questa fase stai creando le condizioni favorevoli a un cambiamento un modellamento dei tessuti che ti permetteranno di superare il momento, passando per un processo di usura e rimaneggiamento di alcune strutture. Questo parziale degrado fornisce all’organismo la possibilità di adattarsi ai nuovi stimoli, ricostruendosi più forte di prima dopo ogni stress acuto.
  • Cronica: Nel cronico però la reazione di stress diventa deleteria. I processi di cambiamento descritti durante la fase acuta se prolungati e ripetuti nel tempo diventano fortemente infiammatori. Si va così incontro a un aumento di alcuni processi che favoriscono l’osteoporosi, problematiche renali e cardiovascolari. Inoltre il tessuto connettivo assiale viene “mangiato”, diventando fragile e permeabile, il tessuto connettivo viscerale diventa estremamente duro e fibrotico, impedendo il corretto funzionamento degli organi interni. L’eccesso di stress genera una proliferazione degli adipociti (cellule del grasso) e l’accumulo di grasso viscerale ed intra muscolare, il quale ostacola il funzionamento organico e provoca a sua volta infiammazione, giustificando i dolori percepiti nel corpo.

Tutte queste modifiche tissutali determinano alterazioni percettive: il SMF è infatti sede dei recettori corporei interocettivi (percezione dello stato interno del corpo). Pertanto forti stress possono alterare le capacità percettive: cortisolo e catecolamine modificano aree quali ipotalamo, insula e amigdala, facendo percepire molti più segnali corporei disordinati che generano ansia, inoltre la forte infiammazione genera la sensitizzazione neurale facendoti diventare più sensibile a qualsiasi stimolo fino a percepirlo ingigantito.

COME POSSO AIUTARTI?

Molti studi scientifici hanno dimostrato il ruolo fondamentale che riveste il trattamento manuale nella gestione dello stress in quanto strettamente correlato con le modificazioni del sistema miofasciale.

In atto pratico, per aiutarti, posso fare:

  • Mobilizzazione dei fluidi corporei, aumentando l’afflusso di acqua nei tessuti e favorendo la circolazione di acido ialuronico.
  • Incrementare la circolazione sanguina e linfatica determinando una diminuzione del fattore infiammatorio.
  • Attraverso lo stimolo manuale aiutare tutte le cellule a proliferare e a secernere enzimi che rimodellano e ricostruiscono il tessuto miofasciale diventato fibrotico.
  • Normalizzare l’eccitabilità del sistema nervoso, riducendo il fenomeno della sensitizzazione.
  • Indurre l’attivazione del nervo vago, il quale riduce l’infiammazione e ripristina l’equilibrio funzionale del sistema nervoso autonomo.
  • Insegnarti tecniche di respirazione che ti permetteranno di gestire da solo gli effetti indesiderati della reazione di stress cronico, generando benessere e tonicità.

Se ti riconosci anche solo in parte in quello che hai appena letto, Ti invito a visitare il mio centro clinico, ti fornirò tutti gli strumenti utili a creare il tuo benessere.

LUCA SALVATORI D.O.